Olanda
Rhiannon Mackay, si è guadagnata il titolo da guinness dei primati di prima donna a finire in prigione per aver mentito su un curriculum vitae dichiarando alcune falsità sulle sue qualifiche ed esperienze.
La donna 29enne, precedentemente ha usato il suo curriculum falso per ottenere altri posti di lavoro, fino a quando non è stata assunta nell’amministrazione della NHS nel maggio del 2008 dove è stata dipendente fino allo scorso ottobre.
In questo periodo più volte il capo della NHS ha sollevato qualche perplessità sul lavoro svolto dalla donna. Dopo varie domande e messa alle strette con una serie di richieste di chiarimenti, la donna ha confessato di aver mentito sul suo curriculum.
A questo punto la società ha portato il caso in tribunale dove il giudice ha condannato l’ex dipendente a 6 mesi di prigione per frode all’azienda in quanto dichiarava di avere i requisiti e l’esperienza necessaria per quel tipo di lavoro.
Dalle indagini si è scoperto che i falsi certificati erano stati preparati al computer e firmati dal marito della donna. Secondo un sondaggio fatto dalla Onepoll, su un campione di 2.000 lavoratori, più del 19% ha dichiarato il falso sul proprio curriculum vitae.
Dopo aver letto questa storia probabilmente è il caso che ognuno di noi controlli il proprio curriculum vitae affinchè si accerti che non ci siano degli errori perchè potrebbe costare molto caro una disattenzione.
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