Italia
Con la crisi sempre più pressante sono tantissime le famiglie italiane sempre più in difficoltà. Se da un lato è vero che la crisi indebolisce il potere economico delle persone più povere e altrettanto vero, moltissime volte, che le persone più ricche sfruttano proprio questi momenti per aumentare i priori investimenti al fine di comprare oggi a prezzi più bassi e rivendere un domani a prezzi più alti.
In un contesto di questo tipo, che siate delle persone con delle possibilità economiche non indifferenti o che siate delle persone comuni, sappiate che ogni giorno ci sono delle opportunità che pochissime persone riescono a raccogliere: i finanziamenti a fondo perduto molti dei quali ogni anno vengono persi propria perchè non richiesti.
Lo scopo di questa guida è proprio quella di darvi alcuni consigli utili per ottenere dei finanziamenti a fondo perduto.
Da chi vengono dati i finanziamenti a fondo perduto?
Normalmente questa tipologia di fondi di finanziamenti vengono dati, attraverso una forma di contributo particolare da enti pubblici o società finanziarie pubbliche.
Questi finanziamenti a fondo perduto vengono messi a disposizione di attività imprenditoriali, normalmente di nuova costituzione o appartenenti a categorie di interesse pubblico, al fine di incentivare l’imprenditoria, specialmente quella giovane.
L’obiettivo primario che si pone chi offre dei finanziamenti a fondo perduto è quello di provare ad aiutare in qualche modo quei soggetti che mostrano la volontà di riequilibrare, in qualche modo, la propria situazione finanziaria e indipendenza economica.
La logica di questi finanziamenti a fondo perduto è quello di ricevere il denaro richiesto mediante l’ottenimento di contributi in conto capitale che non dovranno essere restituiti a scadenze predeterminate (come nei casi ad esempio di richieste di mutuo o prestiti), né costituiranno base di calcolo per interessi.
Anche se il concetto è abbastanza intuitivo, sostanzialmente con i finanziamenti a fondo perduto un soggetto erogante da la possibilità di accedere a dei capitali (concessione) senza richiederne la restituzione allo scadere del contratto.
Proprio per questo motivo un finanziamento a fondo perduto non potrà essere effettuato da enti europei, statali, regionali o locali, che attraverso tale strumento vogliano in qualche modo incentivare lo sviluppo delle attività imprenditoriali sul territorio.
Normalmente la possibilità di accedere a degli investimenti a fondo perduto avviene attraverso specifiche norme e bandi in cui è possibile leggere tutte le condizioni per farne richiesta.
Va sempre compilata una domanda specifica per accedere ai contributi in conto capitale a fondo perduto cui, normalmente, occorre allegare un progetto comprensivo di business plan e una serie ulteriore di informazioni sulla propria impresa e sugli obiettivi che ci si è posti nel breve e nel medio lungo termine di raggiungere con i capitali richiesti e a cui si vuole accedere.
Normalmente a questa tipologia di finanziamento viene data la possibilità di beneficiare a quei soggetti o a quelle società nuove (start up) o quelle che gli enti pubblici desiderano supportare, come ad esempio le imprese costituite da giovani sotto una determinata età, o quelle esponenti del tessuto imprenditoriale femminile.
Finanziamenti a fondo perduto, i soggetti eroganti
Altra casistica di accesso ai finanziamenti a fondo perduto, oltre alle già citate aziende di nuova costituzione o ai giovani imprenditori e imprenditrici, sono quelle aziende considerate meritevoli di particolari attenzioni, al fine di consentire alle stesse di poter perseguire una strada di celere sviluppo, mediante l’elargizione di capitale, appunto, “a fondo perduto”, diminuendo quindi al minimo, economicamente parlando, i rischi d’impresa.
Questa forma di finanziamento, essendo proprio a fondo perduto, non prevede un piano di rimborso predeterminato, né la corresponsione di interessi che spesso sono il grande macigno di cui hanno paura le persone che vogliono fare impresa ed hanno necessità di accedere a dei prestiti.
Trattandosi di finanziamento a fondo perduto, facendo quindi parte di un particolare prodotto finanziario, i stessi possono essere erogati solamente tramite istituti di credito convenzionati. Spesso, l’erogazione attraverso degli enti nazionali (lo Stato, le Regioni o gli enti locali) avverrà grazie alla previsione di particolari disposizioni normative comunitarie, indicate sulla base dell’esigenza di una pronta risposta a bisogni sociali o economici.
Per questi stessi motivi i soggetti eroganti i finanziamenti a fondo perduto saranno fondamentalmente gli enti europei, statali, regionali e comunali, con gli ultimi tre che agiranno di norma all’interno di una matrice stabilita dall’Unione Europea, come previsto dalla legge.
Normalmente si usa suddividere il territorio in macro aree al fine di avere “n” regioni socio-economiche: l’obiettivo è di dare la possibilità di accedere ai fondi perduti favorendo quelle regione che hanno bisogno di interventi più specifici e mirati per migliorare l’economia locale.
Ci sono anche casi di enti privati che danno la possibilità di finanziare dei progetti tramite finanziamenti a fondo perduto: questa casistica è molto rara e spesso dietro al concetto di “fondo perduto” in realtà ci sono delle richieste in cambio di quote societarie (tecnica spesso utilizzata per le start-up).
Finanziamenti a fondo perduto, i soggetti beneficiari
L’obiettivo dichiarato di chi offre finanziamenti a fondo perduto è quello di dare la possibilità di sviluppo locale delle attività imprenditoriali (normalmente di nuova istituzione), favorendo spesso quelle zone dell’Italia (regioni) che sono particolarmente svantaggiate. Ecco perchè spesso gli investimenti e i soldi a fondo perduto vengono messi a disposizione delle Regioni del sud Italia.
Normalmente queste Regioni vengono considerate parti “deboli” del tessuto imprenditoriale nazionale, ecco perchè lo stato Italiano punta a degli interventi specifici attraverso dei piani di sviluppo d’impresa.
Come abbiamo già detto in precedenza le prime persone che vengono prese in considerazioni per accedere ai fondi sono i neo imprenditori: le imprese in fase di start up (cioè di primo sviluppo) necessitano di supporti finanziari spesso molto elevati, scarsamente integrati dai ricavi iniziali dell’attività di riferimento.
Ecco perchè molte volte sono rivolti a loro i bandi per i finanziamenti a fondo perduto, al fine di aiutare queste nuove società e gli imprenditori che ci stanno dietro.
Oltre ad un aiuto economico vengono spesso forniti gli strumenti utili per realizzare le prime tappe del proprio percorso di crescita aziendale e personale.
Altra macro categoria a cui sono rivolti i finanziamenti a fondo perduto sono i giovani imprenditori: spesso negli ultimi anni sono usciti a livello nazionale parecchi bandi dall’Unione Europea per giovani imprenditori under 35.
Terza macro categoria sono legati allo sviluppo dell’imprenditoria femminile, permettendo a migliaia di imprese “rosa” italiane di potersi costituire e di poter lanciare nuove fasi della propria crescita economico finanziaria.
Infine ci sono gli interventi mirati e rientrano in questa categoria tutti quei finanziamenti a fondo perduto che vengono spesso rivolti a imprese di alcune determinate aree territoriali (specialmente, quelle più svantaggiate in termini di competitività e di reperimento di risorse finanziarie), nell’auspicio che possano contribuire a divenire volano per l’economia locale. Rientrano in questa categoria ad esempio le regione del Sud Italia, dal Lazio in giù (Sicilia, Sardegna, Calabria, etc).
I finanziamenti a fondo perduto si possono cumulare con altre agevolazioni?
Alla base dell’accesso ai fondi perduti, in risposta ai bandi, c’è la presentazione e la predisposizione di un apposito progetto a corredo della domanda, e la loro erogazione (al termine di un periodo piuttosto corposo di analisi e di istruttoria da parte del soggetto erogante), si concretizza mediante l’elargizione di un capitale privo di alcun vincolo in termini di restituzione dello stesso, o del pagamento di quote interesse.
Fino a qua probabilmente tutto chiaro ma tantissime persone, anche le più preparate sull’argomento, non sanno che in realtà il fatto di accedere a dei finanziamenti a fondo perduto non preclude il fatto che si possa accedere liberamente, e quindi cumularli, ad altre forme d’investimento e agevolazioni sia a carattere nazionale che locale.
Pertanto, un’impresa che ha beneficiato dei finanziamenti a fondo perduto potrà tranquillamente ottenere altri fondi agevolati per supportare ulteriori fasi di sviluppo della propria azienda.
Naturalmente non è consentito alle stesse aziende accedere più volte e quindi farne richiesta, ai fondi perduti stanziati dallo stesso bando della quale ha già avuto modo di usufruire.
Finanziamenti statali a fondo perduto
Tra le fonti di finanziamenti a fondo perduto, oltre le Regioni e la Commissione Europea (bandi Europei per fondi perduti), interviene spesso anche lo Stato.
Per omogeneità e competenza, i finanziamenti statali a fondo perduto sono erogati da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, attraverso periodici regolamenti che servono a disciplinare le fasi di selezione di erogazione delle agevolazioni da essa veicolate.
Attualmente i principali finanziamenti statali a fondo perduto sono rappresentati da:
Autoimprenditorialità: sono finanziamenti rivolti alle società già esistenti con l’obiettivo di aiutarle all’ampliamento oppure anche a promuovere la creazione di nuove società.
Normalmente i bandi prevedono l’accesso ai finanziamenti alle imprese composte in maggioranza da giovani tra i 18 e i 35 anni, che desiderino ottenere un utile supporto per poter realizzare i propri investimenti (normalmente non superiori a 2,5 milioni di euro).
In realtà oltre ai prestiti a fondo perduto ci sono casi in cui vengono anche dati del mutui a tasso agevolato sempre con gli stessi scopi, ovvero aiutare le nuove imprese emergenti.
I fondi vengono messi a disposizione dei richiedenti dopo un iter istruttorio che serve a valutare i progetti e ad erogare i finanziamenti con un processo certificato. Post erogazione del prestito a fondo perduto ci saranno delle fasi successive di controllo del ciclo di finanziamenti, utile per poter scoraggiare eventuali comportamenti scorretti delle imprese beneficiarie.
Autoimpiego: sono quei finanziamenti rivolti a soggetti disoccupati o persone in cerca di una prima occupazione. L’obiettivo è di aiutare e supportare queste persone nella realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali di lavoro autonomo: dalla microimpresa al franchising.
Gli incentivi possono supportare sia la realizzazione di investimenti (con contributo a fondo perduto e mutuo agevolato) sia l’avvio della gestione, con contributo a fondo perduto e servizi di assistenza tecnica e gestionale.
Nel caso specifico di richieste di accesso alle agevolazioni per l’autoimpiego occorre presentare anche una domanda comprensiva del piano di impresa, che possa evidenziare il progetto e la coerenza tra il profilo del soggetto che richiede il finanziamento e l’iniziativa imprenditoriale proposta. L’obiettivo è quello di verificare la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa proposta.
Smart & Start: questo tipo di finanziamento viene dato a chi presenta domande di progetti imprenditoriali a carattere fortemente innovativo, promossi da nuove imprese che sono ubicate nei territori del Mezzogiorno. Stilata anche la lista di regioni italiane che possono attingere alle Smart & Start con l’obiettivo di contribuire a copertura dei costi di gestione dei primi anni di attività per imprese ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, e i comuni del cratere sismico aquilano.
Come detto in precedenza gli incentivi sono cumulabili, ma fino ad un massimo di 200 mila euro per ogni impresa beneficiaria.
Maggiori informazioni è possibile averle tramite il sito ufficiale di Invitalia raggiungibile all’indirizzo invitalia.it, dove potrete vedere ogni dettaglio sulle modalità di partecipazione.
Finanziamenti a fondo perduto CEE
Quando si parla di finanziamenti per attività imprenditoriali di varia natura, oggi erogati sulla base dei Fondi Strutturali Europei , ci riferiamo ai finanziamenti a fondo perduto CEE.
Ma cosa sono i finanziamenti a fondo perduto CEE?
Una delle primarie caratteristiche dei finanziamenti a fondo perduto CEE riguardano la varietà del finanziamento e pertanto fare una sintesi non è facile. Gran parte del finanziamento è legato ai FESR (Fondi Europei Strutturali di Sviluppo Regionale), fondi che finanziano la realizzazione di infrastrutture e di investimenti utili per poter incrementare l’occupazione nelle imprese, erogati attraverso le regioni mediante l’emissione di bandi pubblicati in base alle esigenze territoriali.
Essendo concentrati quindi a livello regionale, al fine di avere dettagli su queste forme di finanziamento a fondo perduto è sufficiente consultare i siti internet delle regioni di appartenenza.
Ci sono anche dei fondi chiamati Fondi Sociali Europei, destinati principalmente alla formazione e all’istruzione. Merita un cenno anche il FEARS, il Fondo finanziario dell’Unione Europea, che stabilisce le norme comunitarie per i finanziamenti destinati ai terreni agricoli.
Quando invece parliamo di PSR, Piano di Sviluppo Rurale, ci riferiamo allo strumento attraverso il quale ogni regione eroga i fondi comunitari per poter migliorare il settore agricolo e forestale.
E’ importantissimo sapere che l’erogazione dei finanziamenti erogati su fondi europei avviene all’interno del regime c.d. “de minimis”, una semplificazione che la Commissione Europea ha previsto per poter agevolare e autorizzare i finanziamenti alle PMI (piccole medie imprese).
Anche in questo caso le agevolazioni nei confronti delle imprese sono cumulabili, a patto che non superino i limiti del de minimis, stabiliti da normativa europea.
Ai già citati riferimenti dei siti delle diverse regioni d’Italia per maggiori informazioni si può far riferimento anche al sito internet dell’Unione Europea, oltre naturalmente a quelli delle singole Camere di Commercio territorialmente competenti.
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