Perché
Il proverbio “a caval donato non si guarda in bocca” significa che dei regali dobbiamo sempre essere grati, anche se di scarso valore; e si dice così perché l’età di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura, già ‘lo stato’ e non il numero dei denti. Non lo sapeva quel ragazzotto di campagna che andò al mercato ad acquistare un cavallo, e poiché il padre gli aveva
Un’antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riuscì a fuggire ma gran parte della coda rimase impigliata. Si sa che la bellezza delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa
Il modo di dire “Campa cavallo che l’erba cresce” indica che si può aspettare tutto il tempo che si vuole, tanto ciò che si sta attendendo non accadrà a breve. Occorre quindi essere molto pazienti per raggiungere dei risultati, che spesso non si è nemmeno certi di ottenere: che il cavallo diventi dunque pure vecchio, in attesa che l’erba cresca. Si racconta che un povero diavolo portava a mano un
La sigla ‘REM’ deriva da ‘Rapid Eye Movements’ (in italiano, MOR: Movimenti Oculari Rapidi), e cioè velocissimi movimenti delle protuberanze corneali dietro le palpebre, osservabili in una persona che dorme. I MOR sono giustificati da un’intensa attività cerebrale, molto simile allo stato di veglia (onde elettriche ad alta frequenza e bassa ampiezza, rilevate con un EEG), che caratterizza questo stadio del sonno, producendo un’attivazione generale dell’organismo. Alcune manifestazioni correlate sono
L’espressione “avere le corna” o più semplicemente l’espressione “cornuto”, accompagnata dal classico gesto delle corna, oltre ad essere una delle offese più comuni, è spesso utilizzata per indicare qualcuno che è stato tradito. L’origine di questo modo di dire trova le proprie radici nella mitologia. Si narra infatti che nell’isola di Creta, la regina Pasifae, moglie del Re Minosse fosse molto restia ad avere rapporti sessuali. Fu così punita da
“Canta che ti passa” è un modo di dire molto diffuso nella lingua italiana colloquiale. E’ un invito a non spaventarsi e a curare le preoccupazioni e i timori con il canto. L’espressione pare sia stata incisa su una trincea durante la prima guerra mondiale da un soldato il cui nome non è sconosciuto: l’ufficiale e scrittore Piero Jahier la trascrisse come epigrafe di una raccolta di Canti del soldato
Zucca, zucchine, angurie, meloni e affini, fanno parte dell’ampia specie Botanica facente capo alle Cucurbitacee. Tali frutti, e versure, sono notoriamente zeppi d’acqua, difficile rintacciare in essi una qualche sola traccia di Clorurio di Sodio, alias NaCl, ossia il comune sale impiegato in cucina. Chi, quindi, dimostra di possedere un pochino di sale in zucca, davvero è un fenomeno, in quanto, pur in mezzo a quella marea d’acqua, dimostra di
Sicuramente vi sarà capitato di festeggiare il primo maggio e magari godervi la giornata di festa con amici e parenti. Ma vi siete mai chiesti perchè si festeggia il primo maggio? L’1 maggio è la festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.
Il lunedì dell’Angelo, detto anche lunedì di Pasqua oppure Pasquetta, è il giorno dopo la Pasqua. Civilmente è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel dopoguerra, per allungare la festività della Pasqua. Dal punto di vista religioso, il lunedì dell’Angelo, prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda l’incontro delle donne giunte al sepolcro di Gesù ormai vuoto con l’angelo, il quale ne annunciava la resurrezione.
Perché quando si starnutisce si chiudono gli occhi? Alla base della chiusura degli occhi (riflesso di ammiccamento) durante lo starnuto cii sono principalmente tre fenomeni fisiologici. 1) Stimolazione simultanea, da parte di un agente irritante, del naso o delle vie aeree superiori e della superficie esterna dell’occhio, fatto che causa contemporaneamente lo starnuto e il riflesso di ammiccamento (chiusura degli occhi). 2) La corrente d’aria generata dallo stesso starnuto provoca