Il mar Nero è un mare al centro del bacino dell’Atlantico, collocato tra l’Europa Sud Orientale e l’Asia minore, raccordato al mar d’Avoz mediante lo stretto di Kerc e al mare di Marmara tramite il passaggio del Bosforo che consente un flusso di acqua in ingresso di circa 200 km³ all’anno.
I fiumi più famosi che sfociano nel mar Nero sono il Dnepr, in Danubio e il Buh Meridionale. La sua superficie è circa 436400 km² con un livello di sale di circa il 17%, che aumenta man mano che si scende in profondità, infatti è cosa nota che in esso non sia presente vita al di fuori di alcuni specifici microrganismi che in assenza di ossigeno riescono a sopravvivere nutrendosi di solfato e emettendo, come residuo, solfuro di idrogeno e diossido di carbonio.
Ma non è il colore della sue acque ad avergli assegnato questo nome. In principio gli antichi Greci lo avevano chiamato “Pontus Axeinus” che significava mare inospitale, successivamente ai primi insediamenti lungo le coste, il nome fu modificato in “Pontux Axeinus”, che significava mare ospitale. Ma quando i turchi presero il pieno controllo di quelle aree, a causa delle grandi mareggiate che si agitavano davanti le coste, ribattezzarono il mare con un nome che rappresentava un’impronta poco rassicurante: Karadeniz, che significa appunto “Mar Nero”.
Perché il Mar Nero si chiama così?,
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