Un mezzo di trasporto, come ogni altro oggetto in movimento, si carica elettricamente per l’attrito con l’aria circostante, attribuendo un potenziale diverso dal potenziale di terra.
Poiché l’auto durante la sua corsa non riesce a scaricare in strada questo potenziale per via del suo isolamento dovuto alle ruote di gomma (non conduttore elettrico), succede che la persona (un buon conduttore elettrico per via della grande quantità di acqua contenuta nel corpo umano), quando scende dalla propria macchina si accorga di una piccola scintilla, una volta sfiorata la carrozzeria. La carica resta accumulata sulla superficie dell’auto e si scarica a terra in un tempo più o meno lungo, velocemente se forniamo noi il ponte a terra.
Per evitare questo fenomeno per prima cosa bisogna posare i piedi a terra rimanendo per qualche secondo attaccato con una mano al volante di guida o una parte interna dell’autovettura, oppure come si adottava alcuni anni fa, attaccando sul posteriore una piccola striscia di gomma con una linguetta di ferro. Tutte e due i sistemi consentono di scaricare a terra la differenza di potenziale accumulata durante il tragitto.
Questo fenomeno si avverte più frequentemente in primavera ed estate, quando l’atmosfera è secca e ventilata. Un tempo umido invernale, infatti, conduce maggiormente l’elettricità, che di conseguenza si immagazzina in misura inferiore sul corpo umano mentre è in spostamento.
Ecco il perchè si prende la scossa scendendo dall’auto e da domani se presterete la vostra macchina state certi che potrete spiegare che la scossa non è uno scherzo.
Perché si prende la scossa scendendo dall'auto?,
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