California – Stati Uniti
Il lago Salton oltre ad essere il lago più grande della California è anche uno dei più inquietanti per via del deposito di milioni di ossa di pesci morti, per la maggior parte frammentate.
Le bianchissime spiagge sono in realtà una distesa immensa di ossa di pesci sparse per l’intero lago. Risulta essere un’illusione anche il blu dell’acqua: il colore è dato dal riflesso del cielo del deserto sull’acqua che in realtà tende al colore marrone.
A cappello di tutto un odore putrido che accompagna e rende insopportabile la presenza sul luogo per oltre 10 minuti, almeno di eroi che riescono a resistere di più.
Il lago si è formato nel 1905 per pura casualità, infatti a seguito della rottura di un canale di irrigazione in seguito a forti piogge, l’acqua ha riempito la vallata.
Negli anni cinquanta e sessanta il lago è stato un’attrazione turistica di successo, con mezzo milione di visitatori ogni anno.
A causa del fatto che il lago non ha né emissario né immissario, di fatto è sostanzialmente una grande pozzanghera, motivo per cui non poteva avere una vita lunga.
Già nel 1970 la salinità dell’acqua, a causa dell’evaporazione dell’acqua nel corso degli anni, era totalmente inadatta a qualunque forma di vita: i pesci hanno iniziato a morire e le loro ossa a creare questa deprimente spiaggia.
Ecco che da allora, con tanto di odore putrido a supporto, il lago si presenta come una distesa di milioni di ossa, che lo rende tanto suggestivo ma anche triste.
Salton, il lago morto della California con una distesa di milioni di ossa di pesci morti,
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