Arkansas – Stati Uniti
Intrusione informatica, modifica di password e diffamazione a mezzo internet. Sono le accuse di cui deve rispondere Denise New, 42enne di Arkadelphia, Arkansas (Stati Uniti), denunciata dal proprio figlio sedicenne dopo essersi intrufolata nel suo profilo di Facebook.
La donna si è appropriata in maniera non corretta della password del figlio perchè preoccupata dalla vita sociale del ragazzo.
La storia, raccontata dalla tv locale Channel 7 e ripresa dai siti di tutto il mondo, è decisamente singolare. Denise ha raccontato di aver sì cambiato le password dopo essere entrata sul profilo social del figlio, mossa dall’intento di bloccare al figlio l’accesso a Facebook, ma ha negato l’accusa di “hacking”, poiché il distratto sedicenne aveva dimenticato di effettuare il log-out dal pc materno, e dunque per sua madre è stato facile aprire la pagina del suo profilo senza bisogno della chiave d’accesso.
Stando a quanto ha detto Denise, le sue preoccupazioni sono nate da una telefonata di un amico del ragazzo, preoccupato per il suo comportamento dopo una storia d’amore finita male.
La madre pensava che la fine della storia con l’ex ragazza del figlio poteva in qualche modo portare dei danni irreversibili al figlio causati da una potenziale voglia di suicidarsi.
Probabile dunque che la madre, messa in allarme dall’amico, abbia pensato che bloccare Facebook fosse la soluzione migliore: non poteva immaginare assolutamente che il figlio l’avrebbe denunciata.
Vorrei avere più dettagli.
Se la preoccupazione della madre era la possibilità che il figlio si suicidasse sarebbe bastata una “chiacchierata”, e la madre avrebbe reimpostato la password, capendo che il figlio non era così depresso.
A questo punto mi chiedo se fosse str**za la madre o il figlio.
O il figlio l’ha denunciata senza neanche cercare di parlare con lei, o lei nonostante tutto si è rifiutata di reimpostare la password.
Oppure il figlio era (ed è) veramente depresso, in tal caso spero che torni ad essere felice al più presto.