Da numerosi anni gli studiosi dei salmoni monitorano il loro caratteristico ciclo vitale, che li porta a risalire la corrente dei fiumi con una forza enorme per portare le uova nel luogo dove essi sono nati e molte volte morire per via della lunga fatica o vittime soprattutto di orsi voraci, tra gli animali più golosi di questo pesce.
Sono stati dati molti chiarimenti in merito, ma in realtà stiamo parlando di uno di quegli avvenimenti naturali che l’uomo non riuscirà mai a comprendere. Secondo alcuni ricercatori questi pesci hanno bisogno di acque ben ossigenate e dolci per proliferare, oltre al minor rischio di predatori, rispetti ai mari aperti come quelli degli oceani, ma è soltanto un’ipotesi.
Anche altre specie di animali, preferiscono morire dove sono nati, quasi memorizzassero i luoghi della loro giovinezza. Il salmone ha tuttavia uno dei più grandi record di distanza percorsa in acqua per sviluppare il loro ciclo riproduttivo: 5000 chilometri per tornare nel loro luogo di nascita e deporre 1500 uova per ogni chilogrammo di peso corporeo.
Tutta la vita di questa specie di pesce è legata alla procreazione e una volta cresciuti in mare, cominciano questa grande impresa. Si tratta quindi di una specie di pesce definita anadroma, ovvero che passa la gran parte della vita in mare ma che può vivere anche in acqua dolce.
Perchè i salmoni nuotano controcorrente?,
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