Le navi stanno a galla a causa della spinta idrostatica, scoperta dallo scienziato greco Archimede di Siracusa (vissuto nel IV sec. a. C.).
Archimede formulò il principio che porta il suo nome: «Un corpo immerso in un fluido riceve da questo una spinta dal basso verso l’alto uguale al peso del fluido da esso spostato».
In base a questo principio, il comportamento di un solido immerso in un liquido dipende da due elementi opposti: il suo peso, che agisce dall’alto verso il basso, e la spinta idrostatica, uguale al peso del liquido spostato dal corpo, che agisce dal basso verso l’alto.
Per galleggiare, il peso della nave deve essere pari a quello dell’acqua spostata. È per questo che tutte le navi hanno, nella parte bassa dello scafo, grandi spazi vuoti.
Il segreto sta nel fatto che il galleggiamento non dipende dal peso o dal volume del corpo, ma a parità di peso dipende dalla sua forma e a parità di volume un corpo più pesante affonda di più.
Ecco perchè le navi galleggiano.
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