La Francia prepara il pacchetto di sigarette neutro

Francia

Camel, Marlboro, Diana, Merit, etc tutte sigarette molto conosciute ma che ben presto, almeno in Francia, potrebbero dire addio al grande pubblico. Parte infatti dalla Francia la nuova forma di lotta al tabagismo.

Secondo il quotidiano francese Les Echos il governo di François Hollande, con la misura che sarà presentata al Consiglio dei ministri nel contesto della lotta contro il cancro, starebbe pensando di lanciare il pacchetto di sigarette “neutro”.

Il pacchetto di sigarette neutro sarà senza logo, senza scritte, senza immagini che permettano di identificare le differenti marche che vendono tabacco e che tanto attirato l’interesse dei fumatori.

Rimarranno invece stampate nei pacchetti le scritte di “avviso” dei danni provocati dal fumo e le immagini scioccanti che mostrano le conseguenze sugli organi . Se fosse il caso l’intenzione è anche di stampare nei pacchetti delle immagini sui danni provocati ancora più esplicite.

Questa misura del governo francese non dovrebbe intaccare i prezzi dei pacchetti di sigarette che non aumenteranno. Attualmente solo in Australia è presente il concetto di sigarette senza logo introdotte nel 2012. Tuttavia in Australia il prezzo di un pacchetto di sigarette è il più alto del mondo.

In Francia circa il 30% dei fumatori lo fa abitualmente. Favorevole all’iniziativa francese il presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata, che si augura che una simile misura venga ben presto estesa nel resto d’Europa a partire dall’Italia.

Grande ira dei fabbricanti di sigarette che già sono pronti a fare battaglia al governo francese, invocando il diritto alla concorrenza e alla diffusione del marchio.

Secondo uno studio di alcuni ricercatori i pacchetti “neutri” aiuterebbero molti fumatori a smettere. Molte persone infatti sarebbero legate più alla marca di sigarette che al bisogno vero e proprio di dover fumare.

In Australia si vedono già i risultati: molti fumatori, affezionati ai marchi, venendoli sparire, hanno perso l’interesse verso le “bionde” e hanno diminuito l’uso e addirittura una buona percentuale anche smesso di fumare.