Mauritania – Africa Occidentale
Chissà quante volte vi sarà capitato di guardare una partita e morire dalla noia per via del non gioco in campo. Vi sarà capitato di spegnere la TV, cambiare canale o uscire dallo Stadio (magari pure infuriati). Ma se pensate che di più non si potrebbe fare vi sbagliate di grosso.
Ecco arrivare direttamente dalla Mauritania, Stato dell’Africa Occidentale, la notizia del Capo di Stato che, trovatosi allo stadio per assistere ad una partita di Supercoppa Mauritania, spinto da tanta noia, ha deciso di fermare la partita e ordinare i calci di rigore al 67 minuto di gioco.
Una richiesta subito accolta dai giocatori, allenatori e arbitro: d’altronde era stata fatta dal Capo dello Stato e non potevano che adeguarsi senza batter ciglio. Se magari in Italia il tutto può sembrare assurdo, cosa diversa se parliamo di un Paese come la Mauritania dove regna un gruppo militare autore di un golpe meno di dieci anni fa.
La Mauritania è un povero stato dell’Africa sahariana governato dal regime militare di Mohamed Ould Abdel Aziz (in foto).
La partita di Supercoppa Nazionale fra Acs Kasr e Tevragh-Zeina, si stava giocando sabato scorso in occasione del 55esimo anniversario dell’indipendenza dalla Francia. Visto l’evento prestigioso, tra i tanti spettatori sugli spalti, c’era proprio il Presidente Aziz.
Forse non proprio amante del calcio, il Presidente Aziz ha comunque dovuto presenziare la partita, nonostante i troppi impegni uno dietro l’altro, a quanto pare. Frutto anche, a quanto pare, di uno spettacolo non dei migliori in campo, con una partita veramente noiosa, ecco arrivare al 67 minuto il classico coniglio dal cilindro, il Jolly inaspettato: il Presidente Aziz ordina la fine della partita. Niente supplementari, si va immediatamente ai rigori, nonostante ancora al fischio finale mancavano 23 minuti oltre il recupero.
La notizia ha fatto il giro del mondo con tantissime critiche provenienti sia in ambito sportivo che politico, accusando il Presidente di troppa autorevolezza. Dal canto loro, a seguito proprio delle proteste generali, la Federazione calcistica della Mauritania ha deciso di smentire la versione dei fatti, affermando sostanzialmente che la decisione è stata presa in comune accordo con i presidenti e lo staff delle due squadre per motivi organizzativi.
E’ stata quindi negata la versione che voleva proprio nell’intervento politico del Presidente Aziz tutto il “merito” (si fa per dire) all’accaduto. Resta comunque il fatto che una partita importante per la ricorrenza dell’anniversario dell’indipendenza del Paese, è durato più di venti minuti in meno.
Supercoppa Mauritania: il Presidente si annoia e ordina i rigori al 67',
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