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E’ italiana la prima bicicletta senza raggi che si piega e si mette nello zaino

Torino – Italia

Siamo abituati a leggere di notizie innovative e curiosità proveninenti dagli Stati Uniti o da Giappone prevalentemente ma quella di cui vi parliamo oggi è di un ingegnere italiano: presto in commercio la prima bicicletta senza raggi che si ripiega in uno zaino.

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L’invenzione è del trentaduenne ingnere torinese Gianluca Sada che ha realizzato il primo prototipo di bicicletta senza raggi pieghevole, dalle dimensioni di un comune ombrello a quelle di una normale bici da strada con ruote da ben 26 pollici.

La bicicletta dovrebbe essere pronta per il comercio entro fine 2015 e tante sono le attese nonchè le prenotazioni provenienti da tutto il mondo dopo aver visto l’anteprima di qualche giorno fà.

La bicicletta peserà meno di dieci chili e conferma la propensione degli inventori italiani per le due ruote. Sono infatti sempre Made in Italy le invenzioni in ambito motori elettrici, con il motore che si applica ai pedali, l’invenzione del motore della lavatrice e l’invenzione in ambito sicurezza con l’allarme collegato allo smartphone, il cavo di ricarica che si trasforma in lucchetto, e il lucchetto integrato nel telaio.

Attraverso un meccanismo molto facile da usare Sada è riuscito con un semplice e veloce movimento a permettere di chiudere la bicicletta in pochi secondi, permettendo grazie alle dimensioni ridotte di riporla in uno zaino di dimensioni comuni. Le ruote, grazie a un particolare design brevettato, non necessitano dei raggi, riducendo ulteriormente l’ingombro e mantenendo al contempo un diametro di tutto rispetto che permette di coprire agevolmente anche lunghe distanze.

bicicletta pieghevole senza raggi

La Sadabike, questo il nome della bicicletta senza raggi, è oggi considerata in tutto il mondo una start-up innovativa grazie alla collaborazione con le Fonderie e Officine Meccaniche Tonno e con l’Incubatore Imprese innovative del Politecnico di Torino.

Se è vero che la prima bicicletta, che addirittura risale al 1878, quando il britannico William Grout decise ripensare il mezzo di spostamento per renderlo compatibile con il trasporto a mano, fù considerata una grande invenzione che ha rivoluzionato il trasporto umano (almeno in quel periodo perchè col tempo poi si è passati alle macchine, navi, aerei, etc), la bicicletta di Sada è considerata la più innovativa tra le bici super-trasportabili.

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Dal 1878 ad oggi erano state fatte delle piccole modifiche ai diversi modelli di bici ma nulla di veramente rivoluzionario. Il trade-off tra l’usabilità e la trasportabilità è rimasto un problema fino a pochissimo tempo fa, quando appunto è arrivato Sada, giovane ingegnere di Battipaglia, che per motivi di studio si è dovuto trasferire a Torino dove si è laureato.

“L’idea è nata guardando un bimbo che giocava con uno di quei giocattoli che non si usano più: un vecchio balocco costituito da una semplicissima rotella spinta da un’asta. La ruota non aveva i raggi, da lì ho pensato che la chiave per risolvere il vincolo tra portabilità e usabilità fosse rivoluzionare il cerchione”.

Partendo proprio dal gioco del bambino che risultò fondamentale per il suo intuito cominciò Gianluca a buttare giù degli schizzi quasi per gioco che, uniti ai suoi studi di ingegneria dell’autoveicolo, si sono trasformati in realtà con il primo prototipo di bicicletta senza raggi pieghevole.

bicicletta senza raggi pieghevole

Ma non fù affatto facile arrivare a questo punto e il primo scoglio fù convincere il suo relatore a supportare una tesi di laurea su un progetto che non coinvolgesse un automobile, ma “solo” una bicicletta.

“All’inizio era un pò scettico, poi riconoscendo la sostanza dell’idea e la cura nello sviluppo mi ha appoggiato in pieno”.

I copertoni sono supportati da un paio di cerchioni speciali, che permettono di eliminare i raggi.

“Nelle bici tradizionali i raggi funzionano solo in trazione, quindi la bici è sostanzialmente ‘appesa’ alla metà superiore delle ruote. Io ho pensato semplicemente di spostare il fulcro, cambiando la sezione del cerchione con una forma particolare”. Il telaio ha una forma a forbice che gli dona un tocco futuristico e che permette agli ingranaggi di richiudere la bici in pochi secondi. I riconoscimenti I primi riconoscimenti arrivano quando l’ordine degli ingegneri di Torino gli assegna il primo posto per il premio “IDEA-TO” come “migliore tesi di laurea a carattere innovativo”.

Gianluca Sada è stato annoverato nei migliori 200 talenti d’Italia e a noi non rimane che augurargli un mega in bocca al lupo per la sua invenzione che già come punto di partenza ci riempe d’orgoglio come italiani.

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