Lago di Garda – Italia
Presso il lago di Garda non è possibile trovare solo benessere e hotel di lusso ma anche attrazioni di tutti i tipi. A queste si aggiunge un mistero che da anni appassiona tantissime persone: il mistero di Bennie, il mostro del Lago di Garda.
Negli anni sono stati diverse le testimonianze e le foto che sono state scattate su questo pseudo mostro che, a detta di diverse persone, dovrebbe vivere proprio nel lago.
Tempo fa si occupò del mistero anche lo “’scienziato del mistero”, il Sig. Armando Bellelli, tra i coordinatori della missione di ricerca sul lago della trasmissione “Mistero” di Italia Uno.
Fin dall’inizio Bennie, il mostro del lago, è stato considerato un “timidone” perchè avvistarlo a quanto pare non è facile.
I dubbi intorno a questi avvistamenti sono tanti ma, mostro o non mostro, “ci piace immaginarlo, reale o fantastico che sia, come uno spirito protettore del lago giunto per salvarlo e difenderlo da chi avvelena le sue acque con l’inquinamento e dai chi vorrebbe trasformarlo in un’immensa piscina dai bordi di cemento”, ha affermato Armando Bellelli.
Bellelli è già conosciuto in Italia e nel mondo per la scoperta del Sercol e per la difesa della chiesetta di San Sivino. Negli ultimi anni si è proprio occupato del mistero di Bennie, il “Benacosaurus” che da secoli a quanto pare pattuglierebbe le rive e le profondità del lago di Garda, avvistato addirittura nel XVI secolo dai monaci dell’Isola di San Felice e, come riferisce lo storico Grattarolo, “terrorizzato da ciò che viveva là sotto, in quelle grotte misteriose”.
A dare manforte alle persone che affermano di aver visto il mostro ci sono le dichiarazioni di un gruppo di ricercatori della Deep Explorers di Toscolano Maderno che hanno rilevato un’anomalia subacquea, a 270 metri di profondità sul lago di Garda. Praticamente “un siluro (missile, e non pesce NDR) trainato con cavo in grado di arrivare molto vicino al fondo e con tanto di GPS”. Dal canto loro i Deep Explorers affermarono che è “difficile dire cosa sia”
Il macchinario d’avanguardia come il SideScan Sona posto in profondità che suona come non dovrebbe, con segnalazioni di una presenza di grosse dimensioni in profondità, e l’ennesimo sopralluogo con nuovi rilevamenti, e una presunta roccia che si sarebbe spostata, quasi come avesse vita propria o come più credibile e probabile spostata da qualcosa o qualcuno.
“Un’anomalia curiosa – continua Modina, specialista che ha curato le ricerche con il SideScan Sona – e quando 15 giorni dopo ci hanno inviato le scansioni, i rapporti, e abbiamo visto questa cosa, una roccia dalla strana forma, sembrava quasi un serpente!”.
E continuando “Lo abbiamo chiamato Alien, ma così per scherzo – sorridono Modina e l’aiutante Bertini – e nel profondo del cuore ci auguriamo sia davvero un fossile, sarebbe una scoperta straordinaria”.
Ben presto, anche grazie al servizio di Italia 1, la storia ha fatto il giro del paese: qualcuno parla di un’anguilla gigantesca (magari cresciuta a suon di diossine e PCB che ha raggiunto certe dimensioni proprio per via dell’inquinamento e delle modifiche genetiche), altri parlano di una carpa bella grossa, c’è chi invece afferma di trattarsi probabilmente di un luccio da paura, che in fondo sembra uno squalo anche quando misura mezzo metro.
Continua ancora Modina “Non possiamo dare adito alle dicerie, non possiamo ragionare per paradossi. Diciamo pure che la cosa singolare è che tutti lo hanno visto adesso”.
Ricostruire uno storico di tutti gli avvistamenti non è possibile anche perchè i primi sembra ci siano stati nel ‘500, con il clou nella metà degli anni 60 con un avvistamento di rilievo. A questi poi si aggiungono quelli più recenti, fino al sub di Reggio Emilia che poco più di 12 anni fa avrebbe addirittura colpito con una fiocina quella che di primissima impressione sembrava “un’anguilla gigante”.
“Su questo vogliamo essere chiari – continua Bellelli – la parola mostro in italiano assume connotati negativi, io preferisco riferirmi all’originale latino che invece indica qualcosa in grado di destare stupore e meraviglia. Non stiamo dicendo che Bennie sia un mostro vero e proprio, tantomeno un drago o un dinosauro, ma ci sono troppe anomalie e troppe coincidenze, qualcosa di grosso deve esserci davvero, magari un pesce enorme, magari di una razza sconosciuta”. Anche gli ormai celebri buchi, che ricordano una tana, sembrano indizi da cui non si può più prescindere.”
Al momento a quanto pare ci sono anche un altro gruppo di ricercatori (che ha preferito restare anonimo) che avrebbe effettuato delle ricerche private, verificando le stesse anomalie, gli stessi segnali di ecoscandagli e sonar, ancora una volta nella stessa zona, a più di 200 metri di profondità. Stesso punto quindi e stesse anomalie verificate.
“Non voglio che la gente abbia paura – sorride ancora Armando – Il mostro, ammesso che esista, è una creatura innocua e inoffensiva, forse addirittura un timidone. Bennie lo voglio immaginare così, in piena sintonia con la magia del Garda, un lago che sembra un mare, e che al suo interno custodisce straordinari segreti. Navi da guerra, relitti antichi e aerei, perfino un sottomarino nazista sperimentale. E’ giusto che la gente lo sappia, è giusto che la gente ne sia attratta e incuriosita”.
Forse un giorno sapremo se effettivamente questo mostro esiste oppure no ma probabilmente al mostro di Loch Ness un pò d’invidia già sta spuntando.
Se anche voi vi trovate nelle vicinanze del Lago di Garda e vi piacerebbe l’idea di provare a visitare il lago per magari avere la fortuna di avvistare Bennie e scattare qualche foto, potreste pensare di prenotare qualche hotel benessere sul lago di garda o in alternativa una spa di lusso sempre in zona.
Trovare in zona hotel sul lago di garda di lusso a 4 e 5 stelle non è impossibile basta saper scegliere. A noi non ci rimane che augurarvi un buon avvistamento e magari mandarci qualche selfie con Bennie!
Il mostro del Lago di Garda, la leggenda di Bennie,
Nessun commento!
Non ci sono ancora commenti, scrivi tu il primo commento.